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Newsflash

Lunedì, 14 Febbraio 2011 22:29

APR Membro della European Anglers Alliance

APR membro della European Anglers Alliance

Berlino 25 gennaio 2011.
La European Anglers Alliance, dopo diversi mesi di collaborazione, ha formalizzato l'ingresso come membro associato italiano della Alleanza Pescatori Ricreativi.

E’ un traguardo importante che porta i pescatori ricreativi italiani in Europa permettendo così  ai pescatori associati ad APR di essere formalmente rappresentati a Brusselles. Sul versante italiano questo significa per  APR  lavorare con il supporto di 3 milioni di pescatori europei alle spalle. 

La European Anglers Alliance è la organizzazione delle associazioni europee della pesca ricreativa in rappresentanza di 15 paesi.
La EAA è attiva dal 1994 ed operante preso le sedi comunitarie con personale professionale.
APR sarà presto presente sul sito EAA
Lunedì, 14 Febbraio 2011 22:24

Pesca ricreativa: prospettiva economica

Una prospettiva economica sullo sviluppo sostenibile della pesca ricreativa

Mentre l'Unione europea si muove verso la regolamentazione del settore ricreativo, i pescatori si trovano di fronte a un dilemma.
Alcuni pensano che più  'loro' sanno  su di noi, più 'loro' saranno in grado di gestire, regolamentare e limitare la nostra pesca.
Altri credono che, avendo a disposizione informazioni più autorevoli sull'importanza  sociale ed economica della pesca ricreativa (con lenza ed amo), e sul minimo impatto ambientale della stessa, saremo in grado di argomentare in modo più circostanziato contro regolamentazioni  infondate e controproducenti,  sviluppando in questo modo il settore della pesca ricreativa ed evitando sempre più  il principio di 'approccio precauzionale' che ci si ritorce contro in mancanza di dati o in presenza di dati discutibili.

E 'interessante a questo proposito osservare come le cose stanno evolvendo in altre parti del mondo che  già affrontano le stesse questioni.
Brad Gentner introduce il suo intervento in programma alla 6^ Conferenza Mondiale della Pesca Ricreativa - Berlino, 1-4 Agosto 2011

"Ho intenzione di parlare della assegnazione delle risorse ittiche tra pesca ricreativa e commerciale, problema  particolarmente sentito negli Stati Uniti per una serie di ragioni.

In primo luogo i pescatori ricreativi riconoscono che le allocazioni delle risorse di alto valore per la pesca ricreativa non sono abbastanza serie e non tengono conto del miglior uso delle risorse di pesca.
Per anni, i pescatori ricreativi sono stati tenuti fuori dalla allocazione di risorse in base a dati  'storici',  mancando dati reali sulle catture.
Ora invece, gli economisti e la legislazione sulla gestione delle risorse degli Stati Uniti, insistono sul fatto che deve essere preso in  considerazione il valore economico nel procedimento di allocazione delle risorse.

Il secondo problema ha a che fare con la crescente popolarità delle quote come strumento di gestione della pesca commerciale. Le quote negli Stati Uniti portano risorse ai pescatori commerciali senza richiedere alcun pagamento e mantengono il mercato delle quote blindato tra i soli pescatori commerciali attualmente in attività di pesca.

Attualmente, questi programmi vengono promossi dal Governo e da gruppi di ambientalisti come un modo per ottenere grandi inattesi guadagni,  un modo per blindare le allocazioni e un modo per ottenere il settore ricreativo fuori dalla loro area.
Di tutto ciò il settore ricreativo è particolarmente spaventato  e sta chiedendo che per le allocazioni delle risorse venga  ripristinato il sistema che considera il valore economico prima che siano implementate quote per il settore ricreativo o sia permesso al settore ricreativo di acquistare quote commerciali.

Se nessuna di queste richieste sarà soddisfatta, il settore ricreativo è disposto a portare in tribunale il programma di allocazione per quote. Affronterò l'argomento  utilizzando un certo numero di casi studio riguardanti  la pesca alla cernia e al red snapper
. "

http://worldrecfish.org/index.php?option=com_content&task=view&id=50&Itemid=70

Lunedì, 14 Febbraio 2011 22:21

FAO: consumo del pesce

FAO - The State of World Fisheries and Aquaculture 2010

Consumo di pesce al massimo storico - Non migliora lo stato degli stock ittici mondiali. Rapporto FAO analizza ultimi dati e tendenze

Roma, 31 gennaio 2011 - A livello mondiale il contributo dei prodotti ittici alla dieta ha raggiunto in media la cifra record di quasi 17 kg a persona, fornendo ad oltre tre miliardi di persone il 15 per cento almeno dell'apporto medio di proteine animali.

Questo incremento è dovuto principalmente alla continua crescita della pesca d'allevamento, che secondo il rapporto FAO "Lo stato della pesca e dell'acquacoltura nel mondo"(SOFIA 2010) pubblicato oggi, supererà presto la pesca di cattura nel consumo di pesce.  Il rapporto sottolinea inoltre che non migliora lo stato degli stock ittici mondiali.


Secondo il rapporto FAO, la pesca e l'acquacoltura nel complesso danno occupazione a circa 540 milioni di persone, vale a dire l'otto per cento della popolazione mondiale.  Mai prima d'ora si è registrato un così alto consumo di prodotti ittici e mai prima d'ora così tante persone sono state coinvolte nel settore o dipendono da esso.

I prodotti ittici continuano ad essere le derrate più scambiate sui mercati, e nel 2008 hanno raggiunto l'ammontare record di 102 miliardi di dollari, un incremento del nove per cento rispetto al 2007.

La percentuale complessiva di stock ittici oceanici sfruttati in eccesso, esauriti o in fase di ricostituzione non è diminuita, secondo il rapporto, al contrario si stima sia leggermente più alta che nel 2006.  Circa il 32 per cento degli stock ittici mondiali risultano sfruttati in eccesso, esauriti o in fase di ricostituzione, e secondo il rapporto necessitano di ricostituirsi al più presto.

Leggi sul sito FAO

Lunedì, 14 Febbraio 2011 22:17

Programma di tagging anglo-francese

Sea Bass on the move

Una collaborazione anglo-francese per la ricerca tramite un programma di tagging sugli spostamenti delle spigole tra il golfo di Biscaglia a sud e il mare d'Irlanda e il canale d'Inghilterra a nord, darà importanti informazioni sul comportamento di questa specie popolare ed altamente migratoria.

In Bretagna il Parco Naturale Marino d'Iroise in collaborazione con IFREMER in Francia e CEFAS in Inghilterra ha lanciato un progetto di studio degli spostamenti e del comportamento delle spigole che concretizza la finalità di una migliore gestione delle specie ittiche. La spigola è una specie molto popolare, ricercata sia dai pescatori professionisti che da quelli ricreativi ma si sa molto poco delle sue dinamiche di spostamento e di comportamento. 

Viene richiesto il coinvolgimento e la collaborazione dei pescatori ai quali viene riconosciuta una ricompensa di 100 Euro per la riconsegna di pesci integri con tag.

Da Fishing News - www.fishingnews.co.uk

Lunedì, 14 Febbraio 2011 22:13

Documentario francese sulla spigola

 

Haro sur le Bar!

Documentario francese sulla spigola. Un film Erwan Guillermic e David Morvan

.

 

Un documentario francese di 26 minuti  sulla pesca alla spigola (taglia minima in Francia 36 cm, in Italia 25)  che si sospetta  non sostenibile. 
Il documentario è incentrato sulla pesca industriale e sulla pesca ricreativa, sui consumatori, su IFREMER,  le ispezioni, le vendite etc.
http://regions.france3.fr/littoral/voir-les-emissions/haro-sur-le-bar-0

La spigola, pesce emblematico delle nostre coste, tenderebbe a scomparire. Secondo i pescatori ricreativi  i responsabili di questa situazione sarebbero le navi industriali che fanno in inverno pesca mirata alla spigola, durante il  periodo di riproduzione.

Fino ad oggi questa specie è catturata senza alcuna reale politica di gestione. Le imbarcazioni da diporto e i pescherecci a strascico sono i predatori più significativi, ma palangari, pescherecci con reti a circuizione e reti da posta sono altrettanto invasivi.

Il film offre un confronto tra le opinioni di tutte le parti interessate del settore (stakeholders), e in tal modo indaga sul futuro della specie.

Fino a poco tempo, lo stato delle risorse è stata considerata buona dal ICES  -  International Council for the Exploration of the Sea (Consiglio internazionale per l'esplorazione del mare)  - ma non è impossibile che l'Istituto non ritenga di modificare il suo parere quando dovrà nuovamente pronunciarsi nel 2011. In un contesto di calo di stock ittici mondiali (FAO) e con il consumo  di spigola d'allevamento che ha già superato quella della specie selvatica, si deve considerare il destino di questa specie, un elemento fondamentale  per l'equilibrio dei  nostri litorali.

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