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Domenica, 19 Luglio 2020 16:50

Chiusura tonno 2020

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Come di consueto pesca ricreativa del tonno rosso è stata chiusa con larghissimo anticipo (18 luglio) per esaurimento della quota, in barba ai pescatori di agosto.

Tonno chiuso e occasione per ripensare a chi e come pesca tonni in Italia. Non certo i professionisti, quelli legali che per inciso vedono ripartita la loro quota di catture in modo abbastanza discutibile dal momento che il maggiore vantaggio va alla pesca industriale piuttosto che a quella di piccola scala. I ricreativi invece sono un universo a sé stante di cui le autorità non si interessano poi tanto e che ha diverse sfaccettature. Ci sono diversi aspetti che meritano attenzione e quelli che ne ricevono maggiormente sono agli estremi opposti. Da una parte ci sono i pescatori super coinvolti, quelli che a stagione aperta come a stagione chiusa rilasciano i tonni dopo averli contrassegnato con una marcatura, denominata TAG che serve a scopo scientifico, dall'altra quelli che si fanno un baffo dei regolamenti. Della seconda categoria fanno però parte pescatori per niente assimilabili. Ci sono quelli che l'illegalità la premeditano stabilmente e quelli che invece ne hanno occasione e ne approfittano. I primi ovviamente mirano alla vendita illegale dei tonni, agli altri invece capita la cattura e si rifanno delle uscite infruttuose portando a casa la loro libbra di carne. In periodo di pesca aperta probabile che non abbiano l'autorizzazione o che facciano base su un porto non compreso tra quelli autorizzati allo sbarco. In periodo di chiusura fa lo stesso. In generale si potrebbe dire che siano pescatori che quello sbarco alla fine si meriterebbero anche che gli fosse concesso e che sono i regolamenti a non rendergli giustizia. Possono tra l'altro anche essere tra i pescatori che producono il maggiore risultato economico dallo sbarco perché impiegano molti mezzi per un risultato davvero limitato in termini di sfruttamento della risorsa. Quello che fa specie casomai è che se ci parli ti accorgi nettamente dello scollamento della base dai meccanismi di gestione. Disorienta il fatto che da una parte la popolazione di tonni stia recuperando dalla crisi di sovra sfruttamento mentre è cosa nota che i tonni pescati legalmente sono on ogni probabilità meno di quelli illegali di cui non si ha nessuna idea di quanto influiscano sul prelievo effettivo. La proposta di cambiare il regolamento passando dal carniere giornaliero a quello stagionale resta ignorato anche se sarebbe un vantaggio da tutti i punti di vista. La pesca ricreativa del tonno rosso resta ammessa con obbligo di rilascio immediato dei pesci catturati e per la possibilità di sbarcare si va direttamente alla stagione del prossimo anno.

D.D. n. 9010663 del 18 luglio 2020

 

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