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Giovedì, 29 Marzo 2012 12:51

"Operación Suculenta"

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SPAGNA Lunedi, 26 Marzo 2012 - La Guardia Civile spagnola sventato un'organizzazione che ha illecitamente esportato in un anno circa 5.000 chili di ceche ( anguille giovanili) . Nel corso dell’operazione ne sono  state sequestrate circa 1500 kg per un valore di oltre 1,6 milioni di euro.

"Operación Suculenta" è stata condotta dalla Unidad Central Operativa del Medio Ambiente (Ucoma)  e dal Servicio de Protección de la Naturaleza de la Guardia Civil  (SEPRONA). Secondo un rapporto del Ministero degli Interni in totale sono state arrestate 14 persone, di cui tre in Galizia,

L'anguilla europea (Anguilla anguilla) è una specie che protetta dalla Convenzione sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche (CITES) e la sua commercializzazione verso i paesi esterni all'Unione europea è vietata.

La specie ha un grande valore commerciale, mentre le giovanili sono vendute sui mercati europei per una media di 500 euro al chilo, nei paesi dell'Est  possono raggiungere un prezzo di 1.300 euro per chilogrammo.

Come scoperto nelle indagini, gli impuatati acquistavano le ceche nelle Asturie ed in Galizia, anche se molti di loro sono stati effettivamente catturati in Portogallo. Dopo di che hanno falsificato l'origine e la natura del prodotto per essere in grado di esportarlo in paesi asiatici.

Al fine di evitare di essere catturati in dogana, i membri della rete dichiaravano prodotti diversi, ad esempio cefali, una specie che non ha protezione legale.

L’operazione è iniziata ai primi di ottobre 2011, quando UCOMA ha rilevato un possibile contrabbando della specie che ha un alto valore commerciale come frittura.

Poche settimane prima dell'inizio delle indagini nel comune di Salceda de Caselas era stata creata una società, sospettata di essere coinvolta nel reato. Nonostante la recente creazione di questa società, gli imputati si dedicavano all'allevamento di anguille ed alla loro commercializzazione da anni, come segnala La Voz de Galicia.

L’operazione è stata assistita dalle autorità bulgare, constatato che le ceche sono state confezionate in Galizia e poi trasportate su un volo charter a Sofia. Nella capitale della Bulgaria, dopo una presunta cessione a una società locale, le ceche dovevano essere inviate alla loro destinazione finale nelle Filippine.

La procedura rimane aperta e sono attese accuse contro altri quattro cittadini rumeni e belgi.

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