“C. whereas in Italy there are 804 159 anglers with an economic turnover of EUR 241 247 700 (reported in 2012), and the region in question is estimated to have around 1.2 million registered anglers" ;
[C. laddove in Italia vi sono 804.159 pescatori ricreativi con un giro economico di 241.247.700 euro (dati 2012), e nella regione in oggetto si stimano circa 1,2 milioni di pescatori ricreativi censiti];
(porto di Giovinazzo, foto di Daniele Testa)
Durante il dibattito gli Europarlamentari hanno fatto riferimento alla pesca ricreativa più volte, in particolare ci preme evidenziare gli interventi degli Europarlamentari italiani in Commissione Pesca, per avere una idea delle posizioni dei nostri politici sui temi che riguardano la pesca ricreativa e delle politiche che intendono perseguire sui temi di nostro interesse. Ricordiamo che i parlamentari europei ottengono tramite il voto il mandato dei cittadini italiani a rappresentarli .
Renata Briano (Italia PD, Gruppo S&D) comprende che l’attività di pesca ricreativa possa essere una attività importante per lo sviluppo costiero, ma nutre dubbi sulla sua sostenibilità.
Marco Affronte (Italia M5S, Gruppo EFDD) ritiene interessante il riferimento alla pesca ricreativa, e che questo debba essere globale nell’ambito della Strategia, suggerisce quindi di non fare riferimento solo all’Italia. Si dichiara impressionato dal numero dei pescatori ricreativi in Italia (più di 800.000) rispetto al numero totale dei pescatori commerciali censiti nel 2012 (28.000).
Remo Sernagiotto (Italia FI, Gruppo EPP) difende il ruolo del turismo di pesca ricreativa come forma di turismo “pulito” che può aiutare a sviluppare le attività economiche costiere e non solo in Italia. Sottolinea il rispetto dei pescatori ricreativi per l’ambiente e ricorda che in Italia questi sono ragionevolmente stimabili in più di 1.000.000 [ad oggi i censiti in Italia sono circa 990.000 ndr].