
L'iniziativa si articolerà in tre punti: la prima fase, ''Healthy Seas'', si concentrerà su tre aree costiere europee, Mare del Nord (Paesi Bassi e Belgio), Mar Adriatico (Italia, Slovenia e Croazia) e Mar Mediterraneo (Spagna); la seconda individuerà procedure che scoraggino l'abbandono delle reti da pesca in mare agevolando la gestione responsabile delle reti da pesca giunte a fine vita, permettendo il loro recupero e la rigenerazione in nuovi prodotti; durante la terza fase saranno sviluppate proposte concrete per i Governi affinché il lavoro fatto possa trasformarsi in risultati di lungo termine.
Sarà inoltre costituito un fondo ''Healthy Seas'' volto alla sensibilizzazione sui temi della salute e conservazione dei mari, il recupero delle reti da pesca abbandanate e al finanziamento di progetti locali.
Lo sviluppo del progetto prevede che i tre fondatori del consorzio aprano ad altri partner sia del mondo profit sia di quello non profit. Saranno inoltre coinvolte comunità locali, esperti e operatori del settore per la creazione di best practise che consentiranno di migliorare il recupero e la rigenerazione delle reti.
Le reti recuperate sono ancora troppo spesso inviate alle discariche o semplicemente bruciate; attraverso il programma ''Healthy Seas'' verranno invece rigenerate in filo Econyl, materia prima utilizzata per ri-creare prodotti nuovi, come calze, costumi da bagno, biancheria intima e tappeti.