Il Decreto direttoriale estende la validità del permesso di pesca ricreativa in mare per tutto l'anno in corso.
I pescatori ricreativi si associano per difendere i loro interessi e, nonostante siano associati a sigle diverse e non raramente in contrasto tra loro, tutti difendono la pesca ricreativa.
In mare questa posizione si contrappone spontaneamente alla pesca commerciale come se lo scenario prevedesse una netta separazione tra buoni e cattivi.
Nell’ambito del workshop sul sistema di controllo della pesca nella UE è stata realizzata una consultazione dei portatori di interessi. Per il Mediterraneo i portatori di interessi hanno concordato nella sede del Consiglio Consultivo Regionale per il Mediterraneo (MEDAC) un contributo comune.
Lo stralcio dalla norma di Interventi per il settore ittico della previsione di istituzione di una licenza onerosa per la pesca ricreativa in mare è stata accolta con entusiasmo dal settore ricreativo ma la prospettiva della licenza è ricomparsa immediatamente negli ultimi emendamenti approvati per il successivo iter legislativo.
Dopo un interminabile iter di proposte e consultazioni arriva la notizia che, dalla norma di sostegno al settore ittico, viene stralciata l'istituzione di una licenza a pagamento per la pesca ricreativa in mare.
Nell'acceso dibattito sul Testo unificato per il settore ittico che prevede l'istituzione di una licenza onerosa per la pesca ricreativa in mare, è passata quasi inosservata una proposta alternativa a quella, a firma Catanoso, Oliverio, Caon, portata recentemente in audizione in Commissione Agricoltura.
La pubblicazione sul sito della Camera del video dell'audizione del settore ricreativo in Commissione Agricotura per il Testo unificato sul Settore Ittico è una rara e preziosa occasione per capire meglio sia le posizioni delle parti che il contesto in cui si svolge il dibattito sulla pesca ricreativa.
Il video stimola molte riflessioni e commenti che richiederebbero molto spazio e molte precisazioni ma che proviamo a riassumere in estrema sintesi.
Il “Testo unificato sul settore ittico” è nuovamente in lizza con una stesura modificata, dopo che la pesca professionale ha incalzato la politica con manifestazioni di piazza davanti ai palazzi del potere romano.
La nuova stesura interviene abbassando le misure di contrasto alla pesca illegale e ribadendo il coinvolgimento della pesca ricreativa con l’imposizione di una licenza a pagamento.
Rimandando ai nostri precedenti interventi in tema di licenza onerosa, notiamo che la sostanza della proposta di legge è rimasta invariata nonostante alcune novità.
Il teatrino della pesca ci annuncia una nuova stagione difficile.
La politica conferma la sua beata e colpevole ignoranza di un bacino di utenza di oltre un milione di cittadini elettori.
Con decreto del 23 marzo, a firma del sottosegretario Castiglione, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale in data 8 aprile, arriva dal Mipaaf la proroga della validità della Comunicazione obbligatoria per la pesca ricreativa in mare a tutto il 2016.