I pescatori ricreativi in mare lamentano spesso la mancata gestione delle specie costiere da parte di chi si occupa di gestione della pesca: organi scientifici, decisori, politici.
E’ una sorta di circolo vizioso: se mancano i dati sullo stock è impossibile fare scelte di gestione se non utilizzando un approccio precauzionale e in mancanza di gestione non verranno destinati fondi per la valutazione dello stock.
Lo scorso luglio è stato pubblicato dalla UE un documento di riferimento per la pesca ricreativa marittima negli Stati Membri:
Research for PECH Committee - Marine recreational and semi-subsistence fishing - its value and its impact on fish stocks
"25 luglio 2017 - Proroga della validità delle comunicazioni in materia di pesca sportiva e ricreativa: la validità delle comunicazioni effettuate ai sensi del Decreto ministeriale del 6 dicembre 2010, è prorogata fino al 31 dicembre 2017."
Lo stralcio dalla norma di Interventi per il settore ittico della previsione di istituzione di una licenza onerosa per la pesca ricreativa in mare è stata accolta con entusiasmo dal settore ricreativo ma la prospettiva della licenza è ricomparsa immediatamente negli ultimi emendamenti approvati per il successivo iter legislativo.
L'evasione delle spigole dagli impianti di acquacoltura pone dubbi sui rischi sia sanitari che ambientali ma fa anche risaltare un problema centrale della pesca ricreativa.
Giugno 2017 – la voce giunge per l’ennesima volta a circolare fin lontano dalla costa lungo la quale, per alcune settimane, si manifesta una anomala abbondanza di spigole, palesemente provenienti da un impianto di acquacoltura.Un evento ricorrente e diffuso che solleva domande e riflessioni su salute, ambiente, biodiversità, vigilanza, rispetto dei regolamenti, fino al nodo della nostra cultura della pesca.
cit. : Il Parlamento Europeo... rileva che la pesca ricreativa genera elevati profitti economici per le comunità locali, attraverso attività come il turismo, e ha un impatto ambientale ridotto, ragion per cui va incoraggiata;
In un recente incontro svoltosi a Cesenatico la FIOPS (Federazione Italiana Operatori Pesca Sportiva) ha confermato la proposta di una strategia di intervento per la pesca ricreativa in mare attraverso immissioni.
La Commissione Pesca della UE ha adottato il rapporto dell'Onorevole Marco Affronte sullo “Stato degli stock ittici e la situazione socio economica del settore pesca nel Mediterraneo” accogliendo tutte le raccomandazioni di voto suggerite dalla European Anglers Alliance (con il contributo di APR) e dalla European Tackle Trade Association sugli gli emendamenti proposti.
Nell'acceso dibattito sul Testo unificato per il settore ittico che prevede l'istituzione di una licenza onerosa per la pesca ricreativa in mare, è passata quasi inosservata una proposta alternativa a quella, a firma Catanoso, Oliverio, Caon, portata recentemente in audizione in Commissione Agricoltura.
La pubblicazione sul sito della Camera del video dell'audizione del settore ricreativo in Commissione Agricotura per il Testo unificato sul Settore Ittico è una rara e preziosa occasione per capire meglio sia le posizioni delle parti che il contesto in cui si svolge il dibattito sulla pesca ricreativa.
Il video stimola molte riflessioni e commenti che richiederebbero molto spazio e molte precisazioni ma che proviamo a riassumere in estrema sintesi.