Decreto Ministeriale 30 giugno 2004 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale N. 269 del 16 Novembre 2004
Criteri per la redazione del progetto di gestione degli invasi, ai sensi dell'articolo 40,comma 2, del decreto legislativo 11 maggio 1999, n. 152, e successive modifiche ed integrazioni, nel rispetto degli obiettivi di qualità fissati dal medesimo decreto
Brussels 25 maggio 2012 - EAA ed EFTTA per la pesca ricreativa rispondono insieme alla proposta di Regolamento per la Riforma della Politica Comune della Pesca della Commissione UE.
La motivazione: la Politica Comune della Pesca deve riconoscere la validità della pesca ricreativa e menzionare esplicitamente nel testo la pesca ricreativa in mare.
Nel prosieguo dei lavori sulla riforma della Politica Comune della Pesca vengono introdotte misure diversificate per il Mediterraneo, in particolare l' emendamento 177 che introduce un nuovo articolo 33a nel quale si riscontra un 'poco amichevole' approccio alla pesca ricreativa considerata evidentemente di serie b rispetto agli altri tipi di pesca che sono i principali artefici dell'attuale disastroso stato delle risorse ittiche marine.
Brussels, 20 marzo 2012, ore 18.30.
L'incontro promosso dal MEP Rita Borsellino (S&D) ha annoverato tra i relatori il Vice Presidente della Commissione Pesca on. Guido Milana e ha visto la partecipazione del Commissario UE per la Pesca e gli Affari Marittimi Maria Damanaki.
Che cosa sono e a cosa servono le valutazioni ambientali (VAS e VIA)?
Le valutazioni ambientali rappresentano importanti strumenti per garantire che le scelte effettuate dalle pubbliche amministrazioni (Stato, Regioni, Enti Locali) che si concretizzano in Piani e Programmi e Progetti, siano effettuate nel rispetto dei principi dello sviluppo sostenibile, della tutela dell'ambiente, della qualità della vita della collettività, coinvolgendo la società civile a partecipare ai processi decisionali.
Nell'ambito degli obiettivi proposti dalla Direttiva Acque e per la sua applicazione nella direzione dello sfruttamento sostenibile e della riqualificazione nascono i 'Contratti di fiume'.
Venerdì 3 febbraio, a Torino, presso le sale del Museo Regionale di Scienze Naturali, si è tenuto il VI Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume. Titolo dell'incontro: "I Contratti di Fiume: un percorso per lo sviluppo sostenibile del territorio".
Oltre 10 anni di studio sul DNA del Luccio hanno portato un gruppo di ricercatori italiani a poter affermare con certezza l'esistenza di due entità indipendenti in continua evoluzione. Tali differenze non sono semplicemente dovute a distanze geografiche, i dati raccolti rivelano infatti che i campioni europei del nord sono più simili ai campioni canadesi e cinesi rispetto a quelli dell'Europa meridionale. Così, dato che le differenze tra i due gruppi di luccio europeo sono significativi a livello di fenotipo, genotipo e geografico i ricercatori coinvolti propongono l'individuazione di due specie luccio: il già noto Luccio ( Esox lucius ) e il Luccio del Sud ( E. Flaviae n.sp.). La corretta identificazione di queste due linee come specie indipendenti dovrebbe dar luogo ad un divieto di introduzione di lucci nord nel sud Europa per la pesca sportiva, a causa di potenziali problemi di ibridazione.