La campagna “Fiumi senz’acqua 2012” ha lo scopo di segnalare tutti quei casi in cui ai fiumi e ai torrenti viene sottratta tutta o quasi tutta l’acqua che costituisce per loro fonte di vita. La sottrazione d’acqua, causata soprattutto dai canali irrigui o dalle centrali idroelettriche, provoca la distruzione degli ecosistemi fluviali e il peggioramento netto della qualità delle risorse idriche, impedisce gli usi sociali, ricreativi e culturali dei fiumi e dei torrrenti, privatizza una risorsa a fini di profitto, scaricando sulla collettività i danni ambientali. In molti casi non vengono rispettate le leggi che prescrivono il rilascio di un certo quantitativo d’acqua (DMV-Deflusso Minimo Vitale) a valle delle derivazioni irrigue o idroelettriche.
Piano Nazionale di Gestione (PNG) per l’anguilla in Italia - Reg. (CE) 1100/07
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Demolita la diga sul fiume Elwha che per un secolo ha fornito energia elettrica a gran parte dello Stato americano di Washington. La rimozione della diga contribuirà a ristabilire la risalita dei salmoni e consentirà il ripristino dei luoghi tribali sacri allagati.
La diga Elwha è stata costruita nel 1913 in quello che ora è il Parco Nazionale Olympic. La demolizione di una seconda diga idroelettrica a poche miglia di distanza - la diga del Glines Canyon, costruita nel 1927 - fa parte del progetto Elwha River Restoration, il più grande del suo genere nella storia degli Stati Uniti
Il parco ospita la tribù Klallam, la cui identità è fortemente collegata con il fiume e con la pesca al salmone. Il fallimento della costruzione di passaggi per pesci al momento della realizzazione delle dighe ha decimato quella che era in passato una delle più ricche risalite di salmoni fuori dall’Alaska.
L'aggiunta di nuovi passaggi per pesci si sarebbe rivelato proibitivamente costoso. Inoltre le dighe avevano bisogno di importanti miglioramenti perché non soddisfacevano più i moderni standard ambientali e non producevano energia ad una costo conveniente.
Più di 800.000 autorizzazioni obbligatorie gratuite emesse in un anno e nessun peso politico per i pescatori ricreativi in mare.
L’Unione Europea sta riformando la Politica Comune della Pesca senza fare menzione della pesca ricreativa. Un forte richiamo a questo vuoto è arrivato dalla European Anglers Alliance e dalla European Tackle Trade Association con una nota inviata alle maggiori cariche istituzionali.
Si assiste da qualche anno ormai alla promozione insistente dell'idroelettrico come sistema sostenibile di produzione di energia da fonti rinnovabili. Sappiamo bene che il numero di centraline è in ascesa esponenziale da nord a sud nella penisola, specialmente sui piccoli torrenti dell'area alpina ed appenninica. Ovunque ci sia un salto d'acqua, anche minimo, con alta probabilità c'è già un progetto presentato o ce ne sarà uno a breve.
"La PCP non menziona la Pesca Ricreativa in mare” dicono EAA ed EFTTA.
Noi, la European Anglers Alliance (EAA) e la European Fishing Tackle Trade (EFTTA), abbiamo pubblicato un documento comprendente sei proposte di emendamento alla riforma della PCP. Vogliamo evidenziare il fatto che la PCP non fa esplicita menzione della Pesca Ricreativa in Mare. Riteniamo necessaria tale menzione per assicurare che il nostro settore, la pesca ricreativa in mare, in particolare quella esercitata con canna e lenza o lenza a mano (Recreational Sea Angling) sia considerata con equità nella PCP in rapporto con gli altri settori quali la pesca commerciale e l'acquacoltura.
Decreto Ministeriale 30 giugno 2004 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale N. 269 del 16 Novembre 2004
Criteri per la redazione del progetto di gestione degli invasi, ai sensi dell'articolo 40,comma 2, del decreto legislativo 11 maggio 1999, n. 152, e successive modifiche ed integrazioni, nel rispetto degli obiettivi di qualità fissati dal medesimo decreto