APR lancia una petizione per sostenere la proposta di bando delle reti derivanti, almeno per le acque del Mediterraneo.
In Europa la proposta della Commissione di totale divieto delle reti derivanti si sta scontrando con la ‘ragionata’ opposizione del Parlamento UE e di quelle ONG ambientaliste che fino a l’altro ieri contestavano l’utilizzo delle spadare prima e delle ferrettare poi.
La guerra dichiarata alla pesca ricreativa sta convergendo da più fronti sulla istituzione di una licenza per la pesca ricreativa in mare con la finalità di destinarne i proventi al sostegno della pesca commerciale. Oltre alla già discussa proposta di legge Oliverio è in ballo un emendamento alla prossima legge Finanziaria
Pubblichiamo la lettera aperta inviata da Massimo Brogna, Presidente dell'associazione EFSA Italia (European Federation of Sea Angling) al Ministro delle Politiche Agricole On. Martina a seguito della convocazione della XIII Commissione permanente della Camera dei Deputati (Agricoltura) nel corso della quale è stata data informazione della proposta di Legge Oliverio che prevede l’istituzione della licenza di pesca in Mare a titolo oneroso.
REGOLAMENTO (CE) N. 1239/98 DEL CONSIGLIO dell'8 giugno 1998 che modifica il regolamento (CE) n. 894/97 che istituisce misure tecniche per la conservazione delle risorse della pesca
In Italia, e più in generale nel Mediterraneo, il divieto di scarto imposto dalla nuova riforma della Politica Comune della Pesca sarà progressivamente applicato, a partire da gennaio 2015, alle specie soggette a quota e successivamente a quelle elencate nell’Allegato III (tabella delle misure minime dei pesci destinati al mercato) del Regolamento Mediterraneo (CE 1967/2006) .
La pesca ricreativa italiana per la prima volta si rivolge all'Unione Europea chiedendo ai membri italiani del Parlamento Europeo che partecipano alla Commissione Pesca ed alla Commissione Ambiente di sostenere una richiesta di revisione del Regolamento Mediterraneo CE 1967/2006.
Lo scorso 12 novembre il Comitato Esecutivo del Consiglio Consultivo Regionale del Mediterraneo (CCR Med - UE) ha adottato all'unanimità una “Opinione” sulla standardizzazione delle regolamentazioni della pesca ricreativa nei paesi Euro Mediterranei.
La Regione Liguria ha sostenuto una modifica alla normativa sulla pesca marittima che sollevava gravi problemi adottando un metodo empirico ed estemporaneo per la regimazione di un contesto del quale ha una conoscenza assolutamente superficiale e mediata dai gruppi di interesse della pesca commerciale.
Aggiornamento 20 settembre: a seguito delle obiezioni condivise da tutto il settore ricreativo la Regione ha deciso di interrompere l'iter della proposta di legge. La discussione ed il coinvolgimento delle associazioni ha dimostrato la vitalità del settore che chiede con forza agli amministratori un serio impegno per la sostenibilità della pesca e per il recupero di risorse impoverite e degradate da decenni di sovra sfruttamento commerciale e di illegalità.