La regolamentazione della pesca prescrive l’obbligo di rispetto di misure minime per i pesci pescati. Al di sotto del limite fissato i pesci devono essere rilasciati mentre sopra lo stesso limite possono essere prelevati fino ad un quantitativo massimo anch’esso stabilito per legge.
La più comune finalità della misura minima è dare la possibilità per i pesci di potersi riprodurre almeno una volta mentre il limite di carniere pone una misura di buon senso al quantitativo destinabile al consumo alimentare diretto.
L'Italia esaurisce la quota di cattura accidentale (by -catch) per la stagione di pesca 2012. Il piano di pesca 2012 prevede, nella ripartizione delle quote tra i vari sistemi di pesca ( DM 03 aprile 2012), una quota cosiddetta 'non divisa' UNCL pari a 5 tonnellate da destinare alla copertura delle catture accidentali.
Brussels 25 maggio 2012 - EAA ed EFTTA per la pesca ricreativa rispondono insieme alla proposta di Regolamento per la Riforma della Politica Comune della Pesca della Commissione UE.
La motivazione: la Politica Comune della Pesca deve riconoscere la validità della pesca ricreativa e menzionare esplicitamente nel testo la pesca ricreativa in mare.
Pubblicata da Inland Fisheries Ireland la bozza di
Piano di Gestione Nazionale per la Pesca Ricreativa la Protezione e Conservazione della Spigola .
L’Irlanda è un esempio virtuoso di gestione della spigola che valorizza e tutela lo stock attraverso il divieto di pesca commerciale e la regolamentazione di quella ricreativa.
Nel prosieguo dei lavori sulla riforma della Politica Comune della Pesca vengono introdotte misure diversificate per il Mediterraneo, in particolare l' emendamento 177 che introduce un nuovo articolo 33a nel quale si riscontra un 'poco amichevole' approccio alla pesca ricreativa considerata evidentemente di serie b rispetto agli altri tipi di pesca che sono i principali artefici dell'attuale disastroso stato delle risorse ittiche marine.