Nel dibattito sulla regolamentazione della pesca ricreativa marittima, è tema ricorrente e più che mai di attualità, quello degli attrezzi passivi, nasse e soprattutto palangari.
In alcuni documenti (nazionali ed europei) appare la proposta di vietare questi attrezzi alla pesca ricreativa e ciò genera reazioni di difesa in una nicchia di fruitori regolari.
Con la ripresa della proposta di legge per il settore ittico la pesca ricreativa reagisce con forza alla rinnovata minaccia di istituzione di una licenza onerosa per la pesca in mare.
La UE richiede maggiore quantità e qualità di dati sulla pesca ricreativa per un settore ricreativo sostenibile e prospero.
Il teatrino della pesca ci annuncia una nuova stagione difficile.
La politica conferma la sua beata e colpevole ignoranza di un bacino di utenza di oltre un milione di cittadini elettori.
Il Comitato Esecutivo del MEDAC ha approvato all'unanimità il documento di analisi sulle iterazioni tra pesca ricreativa e pesca artigianale del Gruppo di Lavoro sulla pesca ricreativa coordinato nell'ultimo periodo da EAA Italia (APR).
Nell'ambito del progetto europeo SafeNet, volto al miglioramento della gestione della pesca, finalmente un questionario (in 5 lingue) specifico per la pesca ricreativa nel bacino del Mediterraneo.