La Regione Liguria ha sostenuto una modifica alla normativa sulla pesca marittima che sollevava gravi problemi adottando un metodo empirico ed estemporaneo per la regimazione di un contesto del quale ha una conoscenza assolutamente superficiale e mediata dai gruppi di interesse della pesca commerciale.
Aggiornamento 20 settembre: a seguito delle obiezioni condivise da tutto il settore ricreativo la Regione ha deciso di interrompere l'iter della proposta di legge. La discussione ed il coinvolgimento delle associazioni ha dimostrato la vitalità del settore che chiede con forza agli amministratori un serio impegno per la sostenibilità della pesca e per il recupero di risorse impoverite e degradate da decenni di sovra sfruttamento commerciale e di illegalità.
La Regione Liguria ha annunciato in un comunicato stampa del 10 giugno una proposta di legge per la pesca ricreativa in mare, finalizzata al contrasto della pesca illegale.
"GIRO DI VITE IN LIGURIA CONTRO LA PESCA ABUSIVA IN MARE IN ARRIVO TESSERINO PER I DILETTANTI E TAGLIO PINNA DELLA CODA PER IDENTIFICARE LE CATTURE E COMBATTERE LA VENDITA ILLEGALE"
Ci sono voluti alcuni anni ma la versione finale del documento è stata adottata e pubblicata.
La European Anglers Alliance (EAA) ha fornito input fin dall'inizio e attraverso tutto il processo di elaborazione.
Un recente provvedimento della Regione Sicilia riguardante la pesca della cosiddetta ‘neonata’ (bianchetto, rossetto) ha avuto risalto su diverse testate giornalistiche locali o di stampo ambientalista.
Il Regolamento UE prevede che questo tipo di pesca possa essere autorizzato previa la definizione di piani di gestione basati su dati scientifici che possano confermare o meno la sostenibilità (e in che misura) del prelievo della risorsa in questione.
Il 21 febbraio 2013, IUCN e BirdLife, con il sostegno del Forum europeo Habitat, organizzano un dibattito ad alto livello presso il Parlamento Europeo a Bruxelles per discutere la questione delle specie aliene invasive in Europa e lo sviluppo di uno strumento di politica dell'UE per affrontarle. L'evento è ospitato dal deputato Pavel Poc (S & D).
Quali i prossimi passi?
Ritieniamo fondamentale rendere quanto più accessibile al pubblico la nota sul voto di martedi pubblicata dal Segretario Generale della EAA, Mr Jan Kappel. APR è convinta dell'importanza, per noi anglers, di essere informati e consapevoli del nostro ruolo nell'ambito delle politiche di gestione delle risorse della pesca. La Relazione del MEP Rodust votata dalla Commissione pesca del Parlamento UE lo scorso 18 dicembre prende in carico, tra le altre cose, proprio questo punto.
Chi mai avrebbe detto che, dopo le immissioni sconsiderate di pesce bianco proveniente dall'Est inizialmente per soddisfare le esigenze delle competizioni di pesca agonistica, si sarebbe un giorno potuto assistere ad una inversione ad "U", legittimata e legale, delle 'rotte migratorie' dei pesci. In un senso vivi, nell'altro in cella frigorifera.
Una svolta radicale per la quale bastano due righe del Decreto Ministeriale 19 giugno 2012 che autorizzano la pesca Catch&Release del tonno indipendentemente dalla disponibilità di quote per la pesca ricreativa, dal periodo di chiusura e dalla organizzazione di manifestazioni agonistiche.
In soccorso alla interpretazione arbitraria che anche i soggetti associativi del settore sostenevano, il Decreto supera la normativa precedente che permetteva il Catch&Release solo in caso di cattura accidentale e di manifestazioni sportive.
La grande novità è che adesso è permesso per i pescatori ricreativi autorizzati alla pesca del tonno rosso, indirizzare la loro pesca a questa specie durante tutto l’anno fatto salvo l’obbligo di rilascio delle catture.