"Traguardo storico" per la pesca agonistica italiana.
Come riportato dal sito della FIPSAS, - “su richiesta della FIPSAS, la Direzione Generale della Pesca Marittima e dell'Acquacoltura del MIPAAF ha deciso che nelle manifestazioni e gare di pesca sportiva autorizzate dagli organi competenti, è consentita la detenzione di specie sotto misura, a condizione che gli esemplari siano mantenuti allo stato vivo e successivamente reimmessi in mare.” -
I pesci sottomisura che sono a tutti gli effetti delle catture indesiderate, per gli agonisti non lo sono più. Da ora in avanti, proprio gli agonisti, avranno un grandissimo interesse a catturarli. Questo inevitabilmente, insieme al trattenimento fino a fine gara, produrrà un surplus di mortalità su pesci che per tutti gli altri sono da trattare con la massima cura, evitandone per quanto possibile la cattura e reimmettendoli immediatamente in acqua.
Il Commissario Damanaki propone l’introduzione graduale del divieto di rigetto (discard)
Martedi, 1 marzo 2011 15:20
Il commissario europeo responsabile degli Affari marittimi e della pesca, Maria Damanaki , ha organizzato un incontro di 'alto livello' sul divieto dei rigetti in mare, nel contesto della riforma della politica comune della pesca (PCP).
Dal Newsday del 16 dicembre 2010
Sette città di Long Island (NY) hanno vinto una causa contro l’obbligo di licenza nelle acque costiere dello stato di New York. La licenza, istitutita nell’ottobre del 2009 dal Dipartimento di Conservazione (DEC) Statale interviene su pre-esistenti diritti di regolamentazione delle acque da parte delle amministrazioni locali. “E’ una tassa, niente altro che una tassa” dice Joseph Lombardo, assistente procuratore della città di Southampton.
Ma perché la licenza? La licenza è stata istituita al fine di ottenere dati sull’impatto dell’ attività di pesca ricreativa in mare nello stato di NY. Per andare incontro alle nuove richieste federali ed evitare l’obbligo di licenza il New Jersey sta lavorando per far passare un programma di registrazione gratuita, che potrebbe facilmente essere implementato anche nello stato di New York, facendo così decadere le motivazioni addotte per l’istituzione della licenza di pesca ricreativa in mare.
http://www.joinrfa.org/Press/NYLicenseRepeal_121610.pdf
http://www.newsday.com/long-island/suffolk/towns-win-fishing-license-suit-against-state-1.2545957
APR - Alleanza Pescatori Ricreativi insieme alle associazioni biellesi nella richiesta di Inchiesta Pubblica sul rifacimento dell'invaso sul torrente Sessera.
In data 7 gennaio 2011 è stata attivata la procedura di V.I.A. (Valutazione di Impatto Ambientale) Statale e la contestuale Valutazione di Incidenza con la pubblicazione dell'avviso e del deposito del progetto in questione senza predisporre preventivamente l' inchiesta pubblica di cui all'Art.24, comma 6 Dlgs 4/2008 nonostante il notevole impatto sul territorio e sull'economia del territorio stesso.
Il Ministero MIPAAF ha emesso lo scorso 6 dicembre un decreto che istituisce l'obbligo di Comunicazione dello svolgimento di attività di "pesca a scopo sportivo o ricreativo in mare".
Il provvedimento si colloca nell'ambito delle politiche europee e di bacino del Mediterraneo che richiedono la rilevazione di dati statistici
Decreto Ministeriale 6 agosto 1982 (in Gazz. Uff., 21 agosto, n. 230).
Modificazione all'art. 2 del decreto ministeriale 7 gennaio 1980 relativo alla disciplina della pesca sportiva.
REGOLAMENTO (CE) N. 1224/2009 DEL CONSIGLIO del 20 novembre 2009
che istituisce un regime di controllo comunitario per garantire il rispetto delle norme della politica comune della pesca
L'informazione data ai pescatori sulla gestione è molto scarsa non solo a livello di istituzioni Europee, ma anche relativamente alle politiche ed iniziative nazionali . Il lavoro nel settore pesca viene svolto attraverso il piano di “Sistema Integrato della Pesca e dell’Acquacoltura (SIPA)”
Il Ministero (MIPAAF) sta introducendovi anche la pesca non professionale usando in modo spesso poco coerente i termini pesca sportiva, ricreativa, amatoriale.