Non è affatto una novità che il settore della pesca ricreativa sia diviso. Spesso si è trattato di conflitti aperti e in ogni caso il settore ne ha ricavato soprattutto indebolimento e perdita di autorevolezza nel rapporto con gli altri portatori di interessi del comparto pesca.
I pescatori ricreativi si associano per difendere i loro interessi e, nonostante siano associati a sigle diverse e non raramente in contrasto tra loro, tutti difendono la pesca ricreativa.
In mare questa posizione si contrappone spontaneamente alla pesca commerciale come se lo scenario prevedesse una netta separazione tra buoni e cattivi.
Appello di EAA (European Anglers Alliance) ed EFTTA (The European Fishing Tackle Trade Association) ai rappresentanti degli stati membri appartenenti al "Committee for Fisheries and Aquaculture" per votare a favore dell'incremento della misura minima del Sea Bass (spigola) a 42 cm. nell'Atlantico settentrionale.
La pesca ricreativa italiana per la prima volta si rivolge all'Unione Europea chiedendo ai membri italiani del Parlamento Europeo che partecipano alla Commissione Pesca ed alla Commissione Ambiente di sostenere una richiesta di revisione del Regolamento Mediterraneo CE 1967/2006.
Rappresentanti della Bass Anglers Sportfishing Society si sono uniti ai parlamentari del All Party Parliamentary Angling Group in una delegazione di Angling Trust per fare pressione sul Ministro della Pesca Richard Benyon per una misura minima sostenibile per la spigola al fine di permettere ai pesci di riprodursi almeno una volta e per il ristabilimento degli stock.
La proposta mira ad innalzare la misura minima dagli attuali 36 centimentri a più della taglia di riproduzione minima di 42 centimetri.
Mentre la normativa europea e quella italiana restano ferme ad una misura minima inqualificabile di soli 25 centimetri il documento consegnato al Ministro inglese sostiene una misura minima di 48 centimetri per permettere al maggior numero possibile di pesci di riprodursi prima di rischiare di essere pescati.
La regolamentazione della pesca prescrive l’obbligo di rispetto di misure minime per i pesci pescati. Al di sotto del limite fissato i pesci devono essere rilasciati mentre sopra lo stesso limite possono essere prelevati fino ad un quantitativo massimo anch’esso stabilito per legge.
La più comune finalità della misura minima è dare la possibilità per i pesci di potersi riprodurre almeno una volta mentre il limite di carniere pone una misura di buon senso al quantitativo destinabile al consumo alimentare diretto.
Pubblicata da Inland Fisheries Ireland la bozza di
Piano di Gestione Nazionale per la Pesca Ricreativa la Protezione e Conservazione della Spigola .
L’Irlanda è un esempio virtuoso di gestione della spigola che valorizza e tutela lo stock attraverso il divieto di pesca commerciale e la regolamentazione di quella ricreativa.
A FATAL TASTE FOR BABY-FISH
I nostri consumatori stanno indirizzando un mercato che rende attrattivo per i pescatori lo sbarco e la vendita di giovanili per il consumo umano, nonostante sia fortemente vietato dai regolamenti europei. Questo deve finire. Non occorre essere scienziati per prevedere cosa accadrà se continuiamo con queste cattive abitudini.
Maria Damanaki, EU Commissioner, MARITIME AFFAIRS AND FISHERIES http://blogs.ec.europa.eu/damanaki/a-fatal-taste-for-baby-fish/
AEGUSA e APR insieme per scoraggiare lo sbarco illegale di giovanili di tonno rosso
Brussels, 20 marzo 2012, ore 18.30.
L'incontro promosso dal MEP Rita Borsellino (S&D) ha annoverato tra i relatori il Vice Presidente della Commissione Pesca on. Guido Milana e ha visto la partecipazione del Commissario UE per la Pesca e gli Affari Marittimi Maria Damanaki.